martedì, giugno 09, 2009

Comunicato stampa del 29.5.2009

COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI CASERTANE
COMITATO ACQUA PUBBLICA

Agli Organi d’informazione stampa e TV

Acqua diritto e non merce
Accolta la petizione per la modifica dello Statuto Comunale

Il Coordinamento delle Associazioni Casertane e il Comitato Acqua Pubblica esprimono grande soddisfazione per l’approvazione votata all’unanimità, nel Consiglio comunale del 28 maggio, della petizione da loro presentata, la quale, a norma dell’art. 32 dello Statuto comunale, chiede una modifica dello Statuto stesso che riconosca il servizio idrico un servizio pubblico privo di rilevanza economica e in quanto tale gestibile con affidamento ad azienda speciale, nell’ambito di una campagna di contrasto all’art.23 bis della legge n.133 del 6 agosto 2008.
Nei quattro anni trascorsi dall’odg del 7 giugno 2005, che impegnava già la precedente amministrazione a mettere in atto le scelte più opportune a contrastare la privatizzazione del SII, la diffusa mobilitazione sul territorio di associazioni e comitati da sempre aderenti al tenace popolo dell’acqua ottiene oggi un risultato importante, non solo per un percorso ancora lungo di affermazione del principio “acqua diritto e non merce”, ma anche per una rivitalizzazione di una dinamica di democrazia partecipata di cui nella nostra città si ha profondo bisogno.
Nella storia del Comune di Caserta è questa la prima volta che viene portata in assise e approvata una petizione popolare. Le dichiarazioni di voto favorevole in seno al Consiglio espresse dai consiglieri Marco Cerreto di AN verso il PdL e Antonio Dell’Aquila di Rc costituiscono una valida testimonianza che la difesa dell’acqua può rappresentare un impegno politico che va al di là delle appartenenze e posizioni partitiche.
Il Comitato Acqua Pubblica, il Coordinamento Associazioni Casertane e tutti i gruppi che hanno aderito all’iniziativa auspicano che, come sostenuto con decisione dal presidente del Consiglio Arturo Di Palo, l’atto di indirizzo che recepisce in pieno contenuti e spirito della petizione possa trovare la via più spedita per esplicitarsi nella prima Commissione preposta ai lavori di modifica dello Statuto.

Anna Giordano Coordinamento Associazioni Casertane
Mena Moretta Comitato Acqua Pubblica

venerdì, maggio 01, 2009

Comunicato stampa del 1° maggio 2009

COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI CASERTANE

Agli Organi d’informazione stampa e TV

Assemblea generale del Coordinamento delle Associazioni Casertane, come da protocollo, il prossimo primo martedì del mese, 5 maggio 2009, ore 18,00-20,00, nella sede del Circolo Nazionale di Caserta. Parteciperanno i rappresentanti di tutti i gruppi coordinati per discutere un ordine del giorno molto articolato.
La riunione inizierà con la relazione della presidente Anna Giordano, la quale illustrerà gli sviluppi operativi del Co.As.Ca. nel mese appena trascorso, cui seguiranno gli interventi programmati delle singole associazioni. Un mese che, tra l’altro, ha visto il Co.As.Ca. fortemente impegnato anche a livello culturale oltre che sociale e ambientale, in occasione della Settimana Nazionale della Cultura, che è stata inaugurata presso la Scuola Media Ruggiero, con la quale il Coordinamento è collegato in partnariato nel Progetto Scuola Aperta della Regione Campania.
I punti nodali, sui quali verterà l’assemblea, anche in vista del prossimo Consiglio Comunale, riguardano la Z.T.L. e la petizione per la modifica dello Statuto Comunale in ordine alla tutela dell’acqua bene comune e, quindi, bene pubblico assolutamente da non privatizzare.
Per la ZTL il Co.As.Ca., sia con uno specifico documento sia nel corso di un incontro con l’assessore alla mobilità Antonio Ciontoli, ha espresso la propria posizione nettamente favorevole al mantenimento in corso Trieste della ZTL, avanzando anche proposte migliorative insieme alle ragioni per una città vivibile.
In riferimento al problema della pubblicizzazione dell’acqua e della opportuna modifica dello Statuto Comunale il Co.As.Ca. e il Comitato Acqua Pubblica, associazione coordinata, hanno presentato al Sindaco e al Presidente del Consiglio una petizione sottoscritta dai cittadini, inviata anche al difensore civico, agli assessori e ai singoli consiglieri.
Nell’assemblea, infine, si affronteranno le modalità per ottenere l’autonomia dell’Università di Caserta, perché non sia più Seconda Università di Napoli, obiettivo da raggiungere, secondo gli esperti giuridici del Co.As.Ca., con un passaggio legislativo che è quello della modifica dell’art. 1 della legge 245/1990, la cui proposta i Parlamentari della precedente legislatura, all’unanimità, hanno già presentato in Parlamento. Proposta che va ripresentata. Per questo a breve un nuovo incontro con gli attuali Parlamentari per dare a Caserta la sua Università e anche per chiedere il rispetto di quanto già la legge prevede, cioè che la sede del rettorato sia a Caserta, mentre di fatto è ancora a Napoli.

Anna Giordano

sabato, gennaio 31, 2009

Eletto il nuovo Consiglio Direttivo

Eletto il nuovo Consiglio Direttivo del Coordinamento Associazioni Casertane

Presi in esame i problemi della raccolta differenziata

Insediato il nuovo Consiglio Direttivo del Coordinamento delle Associazioni Casertane per il triennio 2009-2011, così costituito: Anna Giordano presidente, Corrado Caiola vicepresidente e rapporti con l’Università, Marcello Natale vicepresidente e comunicazione, Rosanna Zitelli segretaria e tesoriera, Aldo Assirelli e Carlo Iacone rapporti con le istituzioni, Vincenzo Battarra salute, igiene ambientale, cultura e arte, Rosa Carafa problemi e aspetti del territorio, Mario Giardinetto problemi e aspetti giuridici.

Fissate anche le linee programmatiche per il triennio, che saranno illustrate all’assemblea di martedì 3 febbraio 2009, ore 18,00-20,00, presso il Circolo Nazionale di Caserta.

In piena continuità con il precedente triennio il nuovo Consiglio Direttivo ha ripreso subito in esame la situazione della raccolta differenziata a Caserta sia per quanto riguarda i problemi legati alla salute dei cittadini sia per il meccanismo di premialità che deve essere attuato al più presto. Ha evidenziato, altresì, come, a seguito delle pressioni esercitate sull’Amministrazione Comunale, ma soprattutto dalla lettura dei due documenti amministrativi (sembra accertata anche l’esistenza di un terzo, quello sulle modalità attuative), con cui il Comune ha affidato il servizio alla SABA, sia venuta fuori una grande discordanza tra il punto 5 dell’ordinanza n.40 sottoscritta dal Sindaco il 18.12.2008 e l’art. 21 del capitolato speciale d’appalto. Infatti, il punto 5 della suddetta ordinanza dispone che “la custodia, la tenuta e il lavaggio periodico dei contenitori siano effettuati da tutte le utenze domestiche e non”. Invece, l’art. 21 del capitolato speciale e l’art. 5 del contratto di affidamento in appalto dispongono che “la fornitura, il lavaggio (interno e esterno), la disinfezione, la manutenzione e la sostituzione dei contenitori ubicati agli interni degli spazi condominiali è a totale carico della ditta appaltatrice…”. Il Coordinamento chiede che l’Amministrazione Comunale traduca in una successiva e tempestiva ordinanza sindacale l’impegno assunto soltanto verbalmente in seguito a pregresse sollecitazioni, che modifichi il punto 5 dell’ordinanza del 18.12.2008. Intanto, è stato già redatto dal Coordinamento insieme al WWF, che ne è componente e ne ha la specificità, un documento con proposte migliorative, che sarà presentato a breve nel corso di un incontro già richiesto all’Amministrazione con lettera indirizzata al sindaco Petteruti e all’assessore Del Rosso e protocollata in data 26 gennaio 2009.

Anna Giordano

lunedì, dicembre 15, 2008

Raccontando il Natale

Comunicato stampa del 9 dicembre 2008

“Raccontando il Natale” è il tema del ciclo natalizio programmato dal Coordinamento delle Associazioni Casertane, a cura di Anna Giordano e Marcello Natale, e in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Caserta.
Una iniziativa quasi formato famiglia, sottovoce, con voci narranti che sono le persone stesse che di volta in volta partecipano e danno la loro testimonianza.
Una iniziativa peraltro singolare perché vuole essere una rivisitazione del Natale come era una volta, semplice e non chiassoso, quando la spiritualità si coniugava con la tradizione. Anche questa quasi dimenticata.
Una iniziativa singolare pure per la scelta dei luoghi, che non sono teatri o sale-conferenze, ma una piazza ed esercizi pubblici del centro storico. Come accadeva una volta, quando le botteghe erano anche luoghi di aggregazione per scambiarsi due chiacchiere, informarsi, conoscersi.
Ed infine singolare per le giornate e gli orari programmati, quasi sempre la domenica mattina. Una sorta di Natale-aperitivo all’insegna dell’amicizia.
Gli appuntamenti, sette in tutto, sono iniziati domenica 7 dicembre presso il Bufala Caffè con “La famiglia raccontata dai nonni”, che ha registrato partecipazione e testimonianze. Proseguono il 10 dicembre, ore 18,00, presso De Lucia Sport con “C’era una volta l’artigianato: il mascherone, le edicole votive, i pastori, i battenti, i piedritti…”; l’11 dicembre, ore 18,00, al Circolo Nazionale con “Il ciclo delle tradizioni natalizie” che si inserisce nelle celebrazioni per il 150° anno della costituzione del Circolo; il 14 dicembre, ore 11,00, presso le Palais con “La Cantata dei pastori” con il gruppo I Corepolis; il 21 dicembre, ore 11,00, in piazza Alfonso Ruggiero con “La tavola imbandita” a cura della Confartigianato; il 28 dicembre, ore 11,00, presso il Caffè degli Artisti con “Le superstizioni: la Janara, il Lupo Mannaro e Mazzamauriello”; il 4 gennaio 2009, presso il Caffè Contemporaneo del Villaggio Torre con “I giochi popolari”.
Niente relatori, ma solo testimonianze e recupero della memoria per raccontare il Natale come era una volta e… come vorremmo che fosse.

Anna Giordano

giovedì, novembre 27, 2008

Il Convegno di Amnesty International, Lidu, Pax Christi

COMUNICATO STAMPA DEL 27 NOVEMBRE 2008


NEL NOME DEI DIRITTI UMANI
Il Convegno di Amnesty International, Lidu, Pax Christi

Fronte comune di Amnesty International, L.I.D.U. e Pax Christi sulla dignità della persona. Se ne è parlato e discusso nell’interessante “Convegno per i Diritti Umani” in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione, mercoledì 26 novembre 2008, nell’aula magna della Seconda Università degli Studi di Napoli a Caserta, organizzato in rete dalle tre associazioni. “Catalogo dei diritti e dei valori” così il preside della facoltà di Giurisprudenza della SUN, Lorenzo Chieffi, ha definito la Dichiarazione dei Diritti e la nostra Costituzione. “Sessanta anni densi di cambiamenti e delle tante problematiche connesse al progresso scientifico e tecnologico, ha precisato, ma che non hanno affatto scalfito l’efficacia e l’attualità della Dichiarazione, testo al quale molte Costituzioni nazionali e anche il diritto internazionale si richiamano”. Diritti ovunque vilipesi e sacrificati sugli altari del profitto e di una malintesa globalizzazione. Lo ha chiaramente sottolineato nella sua introduzione il responsabile regionale della Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo Corrado Caiola, coordinatore dell’incontro, ricordando come 26.000 bambini al giorno muoiano per fame nel mondo e avvertendo, tuttavia, che così come è giusto e doveroso guardare ai paesi sottosviluppati sia anche necessario guardare al vilipendio dei diritti e della dignità umana che sistematicamente avviene nel nostro paese: morti bianche, violenze, stragi del sabato sera, disfunzioni delle istituzioni…
Un parterre affollato di autorità, associazioni e privati, che ha fatto dell’aula magna non un’accademia ma un luogo nel quale si è discusso, operato e deciso in rete. “La nostra Università, ha detto il professore Augusto Parente, che ha portato il saluto del preside Nicola Melone, è aperta alla città in un dialogo sistematico e costruttivo”. Di qui anche l’appello lanciato da Mena Moretta del Comitato Difesa Acqua per una sottoscrizione ad un documento da inviare tempestivamente al sindaco Petteruti per stornare l’incombente rischio della privatizzazione dell’acqua che “non è una merce, ma un bene pubblico”, ha detto. Il Coordinamento delle Associazioni Casertane, presente in rilevante numero, e tutti i partecipanti se ne sono fatto carico.
Diritti Umani richiamati con fermezza anche dalla “Pacem in terris” di Giovanni XXIII, come ha ribadito Tonio Dell’Olio di Libera International già coordinatore di Pax Crysti. Tocca a noi il compito di accamparli:“I care”, ha ammonito, richiamandosi a don Milani. Ma tocca anche all’informazione. “Chi di noi sa dei recenti 4 milioni di morti nei cosiddetti conflitti nascosti in Congo, Darfur, Colombia, Ruanda?” Se non c’è informazione, non può esservi santa indignazione. E prima ancora occorre che si faccia educazione ai diritti umani. Lo ha sottolineato nel suo intervento Sergio Travi, presidente della Commissione Educazione e Formazione ai Diritti Umani di Amnesty International. “Occorre che sia rispettato il diritto all’educazione, ad una scuola che sia aperta a tutti, che sia garante della dignità di tutti”. E ha aggiunto:“La cultura è uno strumento potentissimo di cambiamento”. Le conclusioni sono state del presidente LIDU Corrado Caiola, operative come un imperativo categorico a operare e a impegnarsi perché questi nostri diritti, che mai vanno disgiunti dai doveri e che nel mondo della globalizzazione, a partire dal nostro territorio, quotidianamente vengono offesi, possano effettivamente restituire alla persona la sua dignità.
Al termine il video musicale “Tutti i Diritti Umani di (e per) tutti gli uomini” di Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace, a suggello di un consenso comune che è emerso dai presenti come un impegno di solidarietà.
Anna Giordano

lunedì, ottobre 27, 2008

Università di Caserta, soddisfatte le associazioni

19/10/2008
CASERTA. Compiuta una tappa fondamentale nel lungo e faticoso percorso della trasformazione della Seconda Università di Napoli in Università di Caserta e, quindi, anche del trasferimento del Rettorato da Napoli a Caserta, come la legge prevede.

Pienamente soddisfatto il Coordinamento delle Associazioni Casertane, che da anni lavora su questo problema: l’argomento posto al numero 11 dell’ordine del giorno del Consiglio Provinciale di venerdì 17 ottobre 2008, concernente la trasformazione della SUN in Università di Caserta, è stato approvato all’unanimità. “Un evento memorabile, perché testimonia l’impegno della Provincia non solo nell’ascoltare i cittadini, ma anche nel condividere le legittime sollecitazioni che vengono dall’associazionismo. Una unanimità - sottolinea Anna Giordano, presidente del Co.As.Ca. - che fa onore a tutto il Consiglio e di questo noi ringraziamo il Presidente della Provincia De Franciscis e il presidente del Consiglio Provinciale De Lucia, che fin dal primo momento della nostra richiesta ci avevano assicurato tutto il loro sostegno”. E’ quanto afferma la presidente del Co.As.Ca. Anna Giordano, che aggiunge: “Ora ci aspettiamo che anche il sindaco Petteruti e il presidente del Consiglio Comunale Esposito, ai quali contestualmente abbiamo avanzato la richiesta, ci rispondano mettendo all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare la giusta denominazione dell’Università”. Il voto espresso dal Consiglio Provinciale è decisivo rispetto all’iter sia pure a ostacoli che la questione deve ulteriormente affrontare. Perché la Seconda Università di Napoli diventi Università di Caserta, usufruendo dell’autonomia che già ha sia a livello amministrativo che finanziario, e, quindi, con un’operazione a costo zero, occorre la modifica da parte del Parlamento dell’art. 1 della legge istitutiva n. 245/1990. Nella precedente legislatura il Co.As.Ca. aveva chiamato a raccolta tutti i parlamentari della provincia di Caserta, che all’unanimità avevano sottoscritto e presentato in data 2 ottobre 2007 alla Camera dei Deputati una proposta di legge per la modifica dell’art. 1, pubblicata negli Atti Parlamentari n. 3105. Purtroppo, con la fine della legislatura e l’insediamento della nuova occorre che la proposta venga ripresentata. Di qui l’appello del Co.As.Ca. alla Provincia perché la solleciti e la sostenga. Di qui anche l’appello al Comune e i prossimi incontri del Co.As.Ca. con gli attuali Parlamentari. La proposta di modifica della legge dovrà andare in Commissione parlamentare, corredata dei pareri tecnici come per norma, ma con una marcia in più, non solo perché la trasformazione richiesta non comporta oneri finanziari, ma anche perché sostenuta dalla volontà unanime dell’istituzione locale, dei responsabili politici e dei cittadini.
Anna Giordano presidente del Co.As.Ca.

giovedì, giugno 05, 2008

Piano Urbanistico Comunale

ALL’ASSESSORE ALL’URBANISTICA

DELLA CITTA’ DI CASERTA

AVV. CHICCO CECERI

PALAZZO DI CITTA’

Prot. n. 138/08

CASERTA, 17 MAGGIO 2008

OGGETTO: Indicazioni per la redazione del PUC.

Il Coordinamento delle Associazioni Casertane, con la consulenza dell’architetto Rosa Carafa, componente del Consiglio Direttivo, in riferimento alla redazione del PUC ha approvato il seguente documento di proposta, che si sottopone all’attenzione della S. V.

“Premessa indispensabile per qualsiasi strategia urbana è la ricerca del ruolo da assegnare alla città, ruolo che deve essere ricercato all’interno di una struttura più ampia che è rappresentata dal sistema urbano Capua Maddaloni “la città continua”, di cui si è ampiamente discusso nelle giornate di studio 1998-2001.

Solo così la città può essere definita polo urbano autonomo e trainante, distinta in termini di identità e funzioni rispetto all’area metropolitana di Napoli.

Caserta, solo se diventa polo con ruolo direzionale da potersi contrapporre all’area metropolitana di Napoli, può acquistare quell’autonomia dal capoluogo regionale sino ad oggi invocata e non realizzata, che ci qualifica ancora come aria periferica napoletana con la conseguenza che le scelte per il nostro territorio vengono effettuate senza alcun contributo dei cittadini casertani.

Ciò è avvenuto per gli insediamenti universitari, per cui siamo ancora II Università di Napoli, per la spazzatura e per le discariche, mentre assistiamo, malgrado il decentramento, alla riduzione di servizi di cui eravamo dotati.

Lo strumento urbanistico nuovo deve:

- operare un attento recupero della qualità urbana con la riqualificazione delle aree urbane periferiche, spesso molto degradate e prive di attrezzature. Carenza questa che si riversa di conseguenza sul tessuto sociale;

- ordinare e potenziare il sistema dei trasporti sia locale che comprensoriale, non

ultimo la sistemazione dell’area della stazione ferroviaria, un pessimo biglietto

da visita diurno e notturno per i cittadini e per una città che dovrebbe vivere

di turismo;

- innescare una politica per il recupero della qualità urbana, progettando, realizzando e gestendo, con oculatezza, le grandi aree verdi costituite dal MACRICO e dal patrimonio collinare, ove è indispensabile recuperare le cave dismesse;

- valorizzare le frazioni, differenziando la zona storica da quella di recente espansione ed evitando quelle sostituzioni edilizie che hanno distrutto la visione omogenea di una edilizia povera ma piena di significati;

- studiare una soluzione che coniughi cultura, natura e gastronomia per Casertavecchia, mentre per San Leucio il richiamo deve essere la seta, una eredità che non possiamo perdere”.

Si ringrazia della cortese attenzione e si resta in attesa di invito di partecipazione alle riunioni ad hoc.

Distinti saluti.

prof. Anna Giordano